Posted by on Lug 22, 2015 in Blog, Edizione 2015 | 0 comments

La Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna è sempre un’epifania, la rivelazione di un nuovo inizio. Quest’anno, poi, ancora di più, poichè per la prima volta in 83 anni di storia la direzione artistica è stata affidata a una donna, la scenografa e costumista Mariagrazia Nicotra. Una scelta coraggiosa, in continuità con la “rottura” dell’edizione 2014, affidata al regista Salvatore Ronga.

Questo il “succo” del discorso dell’assessore al Turismo Giosuè Mazzella che ha aperto la conferenza stampa rivendicando la scelta di sostenere economicamente l’evento per sopperire al mancato finanziamento regionale.

“Non ci siamo scoraggiati – ha detto Mazzella – e con uno sforzo economico importante siamo riusciti a mantenerci sugli standard dell’anno scorso. Siamo grati – ha poi proseguito – per l’impegno dei costruttori sicuramente penalizzati dal gran caldo di questi giorni”.

Sulla stessa linea il consigliere Luigi Di Vaia che ha sottolineato la grande partecipazione di tutti per la realizzazione dell’edizione 2015 della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna.

“Ringrazio – ha esordito Di Vaia – l’assessore al turismo Giosuè Mazzella per l’autorevolezza e la calma serafica con cui riesce ad affrontare le situazioni più complesse. Sant’Anna è uno sforzo collettivo di tutti: consiglieri, giunta, uffici comunali, forze dell’ordine, Guardia Costiera e naturalmente i costruttori delle 4 barche in gara, i veri protagonisti della festa”.

È stata poi la volta di Mariagrazia Nicotra che dopo i ringraziamenti di rito è entrata nel dettaglio delle scelte fatte:

“Mettere la santa al centro del manifesto di quest’anno (disegno di Marco Cecchi) è un omaggio alla femminilità e alla maternità. Sant’Anna, protettrice delle partorienti, è raffigurata incinta con una mano sul grembo. La gravidanza rende le donne belle e senza tempo, disposte a lottare per il proprio figlio/a. Così è anche Ischia; così è la Festa di Sant’Anna”.

La Nicotra è passata quindi a illustrare il programma dei giorni precedenti la festa:

Giovedì 23 luglio, ore 21.00
“Schegge di Tempo” con il Gruppo del Cantastorie (con Gennaro Monti, Francesca Lastella, Sabrina Attanasio, Noemi Taccarelli, Francesco Viglietti, Nicola Sessa) che attraverserà il borgo di Ischia Ponte raccontando i temi associati alla costruzione delle barche di quest’edizione (testi di Gennaro Monti).

Venerdì 24 luglio, ore 20.30
Performance itinerante de “Il gruppo del Cantastorie” aspettando il 26 ancora musica e parole magiche a sorpresa.
Alle ore 22.00, invece, “La Melodia nel tempo” concerto del tenore Francesco Malapena nella suggestiva location della Torre Guevara a Cartaromana.
Al pianoforte Luca Mennella.
Regia: Bruno Garofalo

Sabato 25 luglio ore 19.00
Processione a Mare verso l’antica chiesetta di Sant’Anna dove celebrerà Messa il Vescovo di Ischia Mons. Pietro Lagnese.
A seguire, alle ore 21.00, ” La Notte della Clessidra” con il menestrello folk Marcello Colasurdo e le immancabili tammorre. Insieme a Colasurdo il gruppo del Cantastorie animerà la serata per i vicoli dell’antico “Borgo di Celsa”.
A fine serata, i costruttori delle barche (l’associazione “Actus Tragicus” in rappresentanza di Forio; “L’Isola dei Misteri” per Procida; l'”Associazione Largo Dei Naviganti” per la Mandra e la “Pro Casamicciola” per Casamicciola Terme) si sfideranno nei tradizionali tiro alla fune e corsa nel sacco per stabilire l’ordine di partenza delle barche che l’indomani sfileranno nello specchio d’acqua compreso tra il Castello Aragonese e gli scogli di Sant’Anna.

Domenica 26 luglio ore 21.00
“Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna” con la sfilata delle barche allegoriche.
A mezzanotte l’incendio del Castello Aragonese con lo spettacolo piromusicale a cura dell’azienda “Pirotecnica Santa Chiara”.
Presenta la serata l’attore Gabriele Rossi.
Musiche di Salvio Vassallo.
Canta: Valentina Gudini.

Dopo la Nicotra, che in chiusura d’intervento ha dato qualche anticipazione sui giochi di luce che interesseranno il Castello durante la Festa, è toccato al Maestro Bruno Garofalo intervenire alla conferenza. Nette le parole dello scenografo:

“La Nicotra è una mia creatura artistica; ci siamo conosciuti in Accademia a Napoli e in questi anni abbiamo realizzato diversi spettacoli in giro per l’Italia. Sono fiero di essere a sua disposizione, tanto più che amo Ischia e i miei migliori amici sono ischitani e non napoletani. Spero vengano messi da parte astio e litigiosità che non capisco. Alla stampa chiedo di essere critica ma imparziale. Si comprendano innanzitutto l’impegno e la buona fede di chi lavora per la festa”.

Il classico intervento protettivo, quello di Garofalo, volto ad alleggerire un po’ lo stress che inevitabilmente incombe sulla direzione artistica a pochi giorni, ormai, dall’evento. Dopo Garofalo è intervenuto Gennaro Monti, autore dei testi e prim’attore del gruppo del Cantastorie. Noto al grande pubblico per la partecipazione alla soap di Rai Tre “Un posto al sole” (nelle vesti dell’Ispettore Torre -ndr-), Monti ha insistito sul tratto “popolare” della festa che incrocia temi pagani, come i riti connessi all’alternarsi ciclico delle stagioni, ad altri invece propriamente religiosi. I testi del Cantastorie attingono al grande patrimonio narrativo, filosofico e culturale partenpeo da Benedetto Croce a Matilde Serao, fondatrice e direttore responsabile de “Il Mattino” storico quotidiano di Napoli.

Terminati gli interventi delle autorità e di chi, a vario titolo, è coinvolto nella realizzazione di quest’edizione è toccato ai protagonisti veri, i costruttori delle barche, prendere la parola. Assente Procida, che tuttavia ha lasciato il bozzetto della barca in fase di realizzazione, è intervenuta per prima l'”Associazione Largo Dei Naviganti” presieduta dal vulcanico Giovanni Monti. Dopo la Mandra è toccato all’associazione “Pro Casamicciola” rappresentata dall’ex maresciallo dell’Aeronautica Rino Elia e dal giovane Filippo Castagna, e in ultimo all’Associazione “Actus Tragicus” di Forio rappresentata dall’artista Gaetano Maschio.

I temi delle imbarcazioni in gara riprendono i 4 elementi naturali: fuoco, aria, acqua e terra. Va da sè che trattandosi di barche allegoriche i significati sono polisemici: così, mentre Procida ha immaginato un viaggio di Dante sull’isola, la Mandra gioca con la leggenda de ‘O Munaciello, tema ricorrente nelle leggende di tradizione orale dell’Italia Meridionale. Allo stesso modo, Casamicciola indugia sull’origine dell’isola, sulla sua ascendenza greca, mentre Forio riprende la “leggenda di Colapesce” riportata da Benedetto Croce in “Storie e leggende napoletane”.

Insomma, attorno l’83esima edizione della Festa di Sant’Anna c’è molta curiosità: come sempre bisognerà innovare restando fedeli alla tradizione. Mariagrazia Nicotra dovrà riuscire a non far rimpiangere l’edizione del 2014, a detta dei più tra le più riuscite di sempre, confermando, per altro verso, la direzione di marcia intrapresa l’anno scorso. Ci riuscirà? Bisognerà aspettare domenica sera per saperlo.